GLI ATTENTATI ALLA DIGNITA’ ED ALLA VITA UMANA ED ALLA FAMIGLIA
In quest’ultimo mese spesso mi sono trovato costretto a prendere atto dello stato di degrado a cui è giunto l’uomo del XXI secolo! Tutti ci riempiamo la bocca della parola “dignità umana”, ma pochi, forse pochissimi conservano ancora il suo vero significato ed impiegano tutte le loro energie per rispettare ogni essere umano dal concepimento alla morte naturale e per rivendicarne il rispetto nelle leggi del proprio paese e nella vita di ogni giorno.
Il 26 giugno il Ministro della Salute presenta al Parlamento la relazione annuale sull’applicazione della legge 40, dalla quale emerge che per far nascere 10.217 bambini (in Umbria 93) sono stati sacrificati 143.770 (in Umbria 556 embrioni trasferiti, perché manca il numero totale degli ovociti fecondati!) e 22.143 embrioni sono stati crioconservati, cioè 3.186 in più rispetto al 2012, la morte del 90% dei quali (2.867) è solo rimandata al momento in cui saranno – e se saranno scongelati – per essere trasferiti in utero.
Nella relazione leggiamo, inoltre che continua a crescere l’età media delle donne che ricorrono alla fecondazione extracorporea (36,6 anni) e che il 31% delle donne trattate aveva un’età superiore a 40 anni, di cui l’8,2% di età superiore ai 43 anni, età in cui nel 2013 solo 1/122 embrioni trasferiti in utero è sopravvissuto fino alla nascita! Cresce anche il numero degli embrioni crioconservati, che aumenta vistosamente ogni anno: a fronte dei 22.143 embrioni crioconservati nel 2013 (in Umbria 182 pari al 25,2% degli embrioni prodotti) solo 14.424 sono stati scongelati per essere trasferiti in utero (in Umbria circa 110 embrioni scongelati). Nessuna attenzione e tutela in più per gli embrioni nelle nuove linee guida entrate in vigore da qualche giorno, perché la tutela del concepito non è ritenuta degna di attenzione neanche da parte del Ministro. L’utero in affitto, nuova forma di schiavismo femminile, formalmente vietato in Italia, di fatto da alcuni giudici è accettato facendo trascrivere all’anagrafe l’atto di nascita redatto all’estero.
Accanto alle vittime della fecondazione extracorporea permane la triste e quasi dimenticata piaga dell’aborto volontario (legge194/1978), che nei primi 37 anni ha provocato la morte di più di cinque milioni e settecentomila bambini in Italia e più di centomila in Umbria.
A questi dati certificati vanno aggiunte le vittime della cripto abortività, cioè della contraccezione d’emergenza (Norlevo; ellaONE in vendita senza ricetta alle maggiorenni!), della spirale (IUD), della pillola estro progestinica e dei progestinici nelle varie formulazioni che portano il numero degli embrioni eliminati a più di un milione e duecentomila/anno in Italia.
In questi giorni è giunta anche la scioccante notizia fornita da un’Associazione statunitense che, attraverso un video, ha svelato le pratiche abortive illegali e il commercio di parti di feti umani in uso all’interno di una catena di cliniche abortiste del Paese.
A questi attentati diretti alla vita umana nascente si sono aggiunti gli attacchi diretti alla famiglia fondata sul matrimonio di un uomo e di una donna, cellula fondamentale di ogni società e dello Stato (ddl Cirinnà), al suo primario ed insostituibile diritto/dovere di educare i propri figli (legge sulla Buona Scuola), al diritto di esprimere liberamente le proprie idee e di ribellarsi ad ogni tipo di colonizzazione ideologica (ddl Scalfarotto).
Se ci fermiamo un attimo a riflettere ci rendiamo subito conto che quanto prima descritto si riconduce al disconoscimento da parte dei potentati della finanza e della tecnologia di una verità fondamentale, che papa Francesco così riassume al n. 65 dell’enciclica Laudato sì “La Bibbia insegna che ogni essere umano è creato per amore, fatto ad immagine e somiglianza di Dio (cfr Gen 1,26). Questa affermazione ci mostra l’immensa dignità di ogni persona umana, che «non è soltanto qualche cosa, ma qualcuno. È capace di conoscersi, di possedersi, di liberamente donarsi e di entrare in comunione con altre persone». San Giovanni Paolo II ha ricordato come l’amore del tutto speciale che il Creatore ha per ogni essere umano «gli conferisce una dignità infinita»”.
Un’altra domanda mi sorge spontanea dopo aver ascoltato papa Francesco all’Angelus di oggi sottolineare i tre verbi che caratterizzano il Buon Pastore, cioé vedere, avere compassione, insegnare: cosa abbiamo o meglio non abbiamo fatto per arrivare a questo stato e per accettare con mediazioni al ribasso questa colonizzazione ideologica?
Non aveva visto profeticamente molto bene il Beato Paolo VI tutto quello che si sta verificando, in particolare la reificazione e la commercializzazione dell’uomo, quando avendo compassione dell’umanità sentì il dovere di scrivere e firmare il 25 luglio di 47 anni fa l’enciclica Humanae vitae, per ricordare a tutti gli uomini di ogni tempo l’Insegnamento costante ed immutabile della Chiesa Cattolica sull’origine dell’uomo, sulla sessualità umana, sulla bellezza e bontà dell’amore coniugale del principio e della famiglia, e per aiutarli ad evitare tanti drammi e tante sofferenze? San Giovanni Paolo II nella Familiaris consortio ed ancor più esplicitamente nell’ Evangelium vitae 20 anni fa non ci aveva messo in guardia su tutti gli attentati alla dignità ed alla vita umana dal concepimento alla morte naturale?
Al n. 205 dell’enciclica Laudato sì leggiamo “Eppure, non tutto è perduto, perché gli esseri umani, capaci di degradarsi fino all’estremo, possono anche superarsi, ritornare a scegliere il bene e rigenerarsi, al di là di qualsiasi condizionamento psicologico e sociale che venga loro imposto. … Non esistono sistemi che annullino completamente l’apertura al bene, alla verità e alla bellezza, né la capacità di reagire, che Dio continua ad incoraggiare dal profondo dei nostri cuori. Ad ogni persona di questo mondo chiedo di non dimenticare questa sua dignità che nessuno ha diritto di toglierle.”
L’urgenza di un impegno educativo e di formazione delle coscienze secondo il Magistero della Chiesa Cattolica è improcrastinabile.
Angelo Francesco Filardo Direttore Centro ”Amore e Vita”, Presidente Regionale CAV e MpV Umbri
Foligno, 25 luglio 2015 - 47° anniversario H.V.